Luogo d’origine e storia

Il cavallo in America:

Il cavallo scomparve dal continente americano in era preistorica e vi ritornò solamente con la conquista spagnola che ebbe inizio alla fine del XV secolo. Molti cavalli, principalmente originari del Sud della penisola iberica, furono trasportati sulle navi dei conquistatori e si rivelarono di notevole importanza negli scontri con le popolazioni locali. Per diversi motivi una parte di questi cavalli ritrovò la libertà, si riprodusse e diede origine a branchi sempre più numerosi che si diffusero nel territorio. Le grandi pianure ricche di pascoli e l’assenza di predatori pericolosi erano le condizioni ideali per consentire lo sviluppo della razza equina. Gli Indiani del luogo impararono a catturare questi cavalli, a domarli e a utilizzarli per il trasporto di merci, nonché per la caccia e per la guerra, divenendo così formidabili cavalieri. Alcune tribù, come i Choctaws e i Chickasaws, cominciarono a vendere i prodotti dei loro allevamenti ai coloni, che li utilizzavano per i lavori agricoli, i trasporti e la sorveglianza del bestiame. E’ proprio in queste circostanze che ha origine il Quarter Horse.

 La nascita del Quarter Horse:

Il Quarter Horse nacque negli Stati Uniti nel XVII secolo, quando i primi coloni della Virginia e della Carolina ne intrapresero la selezione attraverso incroci fra soggetti di ceppo andaluso, berbero e inglese. La selezione veniva operata facendo correre i cavalli sulle strade principali dei villaggi o sulle piste rudimentali aperte nella fitta vegetazione della foresta. La lunghezza di queste piste era di circa 400 metri, ¼ di miglio; da qui deriva il nome inglese, Quarter Horse, dato alla razza nel 1940. Per competere su distanze così brevi occorreva uno scatto bruciante e una grande capacità di accelerazione. Nel XVIII secolo giunsero in Virginia dall’Inghilterra due stalloni di grande valore: Bulle Rock, figlio del celeberrimo Darley Arabian, e un nipote dello stesso, Janus. Questo sauro divenne il più famoso stallone “del quarto di miglio”, fu messo in razza in Virginia tra il 1756 e il 1780 e trasmise ai suoi discendenti le sue qualità di grande corridore.

Successivamente si scoprì che il Quarter Horse era abbastanza forte da portare in sella uomini e carichi pesanti per un giorno intero. La loro agilità e la loro robustezza permise loro di essere impiegati nel lavoro dei mandriani. Erano in grado di fare partenze veloci e curve strette, qualità perfette per catturare col lazo un cavallo in libertà e per separarlo dal branco; riuscivano a scattare al galoppo partendo da fermi, a slittare per fermarsi, a girare attorno ad una moneta. Il risultato fu l’acquisizione di un istinto naturale, il cow sense, che permetteva loro di anticipare ogni movimento fatto dal vitello.

Nel 1940 fu fondata l’American Quarter Horse Association (A.Q.H.A.), e nel 1941 ebbe inizio la registrazione dei soggetti sullo Stud Book; nel 1946 l’associazione fu trasferita ad Amarillo, in Texas. Oggi il Quarter Horse è una razza considerata pura e viene impiegato in moltissimi campi.

 

IL QUARTER HORSE DA CORSA

Il Quarter Horse, che ha preso il nome dalla distanza in cui eccelle cioè il quarto di miglio (0,4 km), è allevato anche per la corsa. La gara più ricca del mondo è la All American Futurity, riservata a cavalli di 3 anni. Il tempo record si aggira sui 20 secondi.